In difesa dei territori e dei beni comuni
contro vecchi e nuovi colonialismi
PRESIDIO SABATO 12 OTTOBRE A CECINA ANGOLO VIA NAPOLI VIA A.MORO
DALLE ORE 16
“Il 12 ottobre 1492 l'America scoprì il
capitalismo..." (E.Galeano)
Siamo donne e uomini che si oppongono quotidianamente al
saccheggio sistematico dei nostri territori e dei beni comuni, alla vorace
produzione di profitti su beni e risorse che appartengono a tutti e sono
fondamentali per le nostre vite, alla continuativa espropriazione della
ricchezza collettiva a favore dei mercati e degli interessi del capitalismo
neoliberista.
Affermando i nostri no, affermiamo nuovi e
diversi si praticando
una nuova partecipazione e ambiti di democrazia diretta, immaginando territori
sostenibili nelle loro produzioni e consumi, realizzando una nuova cooperazione
sociale, impegnandoci collettivamente alla costruzione delle dinamiche del
comune.
Su
questa base aderiamo alla settimana di mobilitazione nazionale che avrà inizio
il 12 ottobre a livello locale, proseguirà con lo sciopero
generale indetto dai sindacati di base il 18 ottobre e si concluderà
a Roma il 19 ottobre con una manifestazione nazionale promossa
dai movimenti per il diritto all’abitare.
Il 12 ottobre è la conquista dell'America
e, simbolicamente, rappresenta l'ultimo giorno di libertà per le popolazioni
indigene e native, l'inizio della colonizzazione del continente Americano. Qui
da noi le mobilitazioni territoriali del 12 ottobre vogliono essere un momento
di costruzione dei nessi e di piattaforme dei soggetti che si battono per la
difesa dei beni comuni, contro la logica delle privatizzazione dei servizi
pubblici che il governo intende riproporre e per affermare un’idea alternativa
di gestione pubblica partecipata e di autogoverno degli stessi.
RIAPPROPIAMOCI
DELLA VAL DI CECINA
DELLA VAL DI CECINA
In
Val di Cecina proponiamo e ci battiamo per
il
blocco dei lavori del porto turistico e il ripristino della foce del fiume
Cecina (i lavori hanno già causato gravi fenomeni di erosione delle spiagge e
delle pinete, secondo la perdurante logica “profitti privati, costi pubblici
per i ripristini”)
•
una
rapida bonifica dell’inquinamento da trielina nei comuni di Montescudaio e
Cecina, l’individuazione dei responsabili dell’inquinamento ai quali accollare
i corrispondenti costi
•
la
ripubblicizzazione della gestione della risorsa idrica, che deve essere al di
fuori dalle logiche del profitto così come stabilito dai cittadini italiani col
referendum del 2011
•
lo
sganciamento della multinazionale Solvay dai giacimenti di salgemma e
dall’abuso sull’acqua (ricordiamo il prosciugamento totale del lago di Santa
Luce – per la prima volta nella storia – nell’estate 2012) e la
riappropriazione dell’acqua da parte della popolazione
•
la
realizzazione a carico di Solvay di un dissalatore di acqua di mare, da cui
ricavare acqua e sale per la produzione e dare quindi una prospettiva sicura ai
lavoratori rimasti
•
la
chiusura degli scarichi Solvay a mare, gravissimo scandalo sanitario e
turistico, che impedisce alternative economiche nel territorio
•
l’annullamento
del progetto di invaso IDRO-S da parte di Solvay che inquinerebbe l’ultima
falda buona disponibile per la popolazione
•
la
diminuzione degli impianti ad alto rischio di Solvay (vecchi impianti dei
clorometani -nocivi alla fascia di ozono e alla popolazione locale- e del
serbatoio di etilene nell’area archeologica di Vada)
•
la
fermata dell’espansione delle centrali geotermiche (prevista in una
moltiplicazione per 8 volte!), lo stretto e severo controllo delle emissioni
attuali, l’ambientalizzazione delle centrali esistenti (filtri efficienti e
riuso del vapore geotermico)
•
lo
stop alle cave di gabbriccio, che contiene amianto e cromo, la pubblicizzazione
dell’Indagine epidemiologica del 2009, che denunciava 622 morti in più
nell’area Rosignano-Castagneto-Volterra
•
la
bonifica del sito Canova inquinato da mercurio, attesa dal 1999
•
il
diritto alla salute e la difesa della sanità pubblica e per tutti
Loro
sono un presente di sfruttamento
Noi
siamo un futuro di dignità
promuovono: Comitato Beni Comuni Val di Cecina, Medicina
Democratica, GIAN – Amici della Natura, Movimento 5 Stelle Cecina e Rosignano,
Partito dei CARC, Attac
fip cecina, 10/10/2013
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