Solvay,
un secolo di scarichi tossici in mare. ORA BASTA!
Dalla parte dei coliformi
Ritrovo alla
stazione FS di Rosignano ore 9,30, corteo fino al FOSSO BIANCO, QUI ASSEMBLEA PER INFORMARE I CITTADINI SULLA
NOCIVITA’ DELLE SPIAGGE BIANCHE.
Il comune di Rosignano Marittimo,
forse pensando di fare un buon servizio a qualcuno, compra (compra
materialmente, 4.885 euro IVA compresa nel 2003) la Bandiera Blu per Vada e
Castiglioncello, assegnata dalla “Fondazione per l’educazione ambientale”, in
virtù soprattutto dell’assenza in mare di coliformi fecali.
Peccato che l’ONU, inconsapevolmente
a rovinare la festa, confermi che la zona di Rosignano è uno dei 15 luoghi
costieri più inquinati d’Italia dagli scarichi industriali, e che mercurio e
arsenico scaricati dalla Solvay si trovino in alte concentrazioni fino ad
Antignano (periferia di Livorno) (*) !!Poveri coliformi, sterminati dalla
soda, dal cloro, dall’ammoniaca, dal mercurio e dall’arsenico !
Con loro vengono storditi anche il
buon senso e la salute della gente, coperti da un pietoso velo blu….
A questo punto non crediamo più
che si tratti di chiedere agli amministratori locali o regionali di fare gli
interessi della collettività: è evidente che stanno dall’altra parte e lo hanno
ampiamente dimostrato! E' necessario invece mobilitarsi, riprendere in mano il
nostro futuro e lottare per un nuovo modello di sviluppo che sia
contemporaneamente corrispondente alle esigenze della collettività,
democratico, ecocompatibile, adeguato alle forze produttive materiali e
intellettuali oggi esistenti, creatore di buona
occupazione
Promuovono e aderiscono all’iniziativa
Comitato
Beni Comuni Val di Cecina, Medicina Democratica, PCARC, Movimento 5 Stelle
Cecina e Rosignano, IPC Riparbella, PCL, Anarchici Solidali, SOS Geotermia (Coordinamento dei Movimenti per l'Amiata)
SPIAGGE
BIANCHE: UNA DISCARICA INDUSTRIALE
Solvay scarica in
mare, in deroga ai limiti della legge Merli (1976), gli scarichi bianchi, che
trasportano - secondo l’ultima dichiarazione Solvay al Ministero dell’ambiente
- 1.449 kg di arsenico e composti, 91 Kg di cadmio e composti, 1.540 kg di
cromo e composti, 1.868 kg di rame e composti, 71 kg di mercurio e composti,
1.766 kg di nichel e composti, 3.218 kg di piombo e composti, 15.049 kg di
zinco e composti, 145 kg di diclorometano, 3 kg di tetraclorometano, 73 kg di
triclorometano, 350 kg di fenoli, 327 kg di fosforo, 5,5 tonnellate di azoto, e
addirittura 717.000 tonnellate di cloruri.
Negli anni ’70 il
comune di Rosignano “le venne incontro”, scaricando nel fosso bianco le proprie
fogne, raffreddandolo e diluendolo. Non bastava. Dagli anni ’90 ASA scarica i
reflui del depuratore nel solito fosso bianco, poi anche quelli del depuratore
Aretusa, che Solvay periodicamente non preleva e non riutilizza come
concordato, con dispersione in mare di schiume nauseabonde.
Nel 2003 con la
regìa del ministro Altero Matteoli si stipulava un accordo di programma che
prevedeva, tra l’altro, di ridurre gli scarichi bianchi da 200mila
tonnellate/anno a 60 mila entro il 2007. Tutte le tappe intermedie di riduzione
(2004-2006) furono fallite, ma la Regione erogava ugualmente 30 milioni di euro
pubblici a Solvay “a stato di avanzamento lavori”. Insomma, la Regione sapeva
dell’inadempienza Solvay, ma pagava lo stesso. Qualunque persona onesta
penserebbe ad una truffa combinata ai danni dello Stato.
Oggi gli scarichi
bianchi sono ancora almeno 120 mila tonnellate l’anno, il doppio di quanto
concordato nel famoso accordo del 2003, e quel che è più grave trasportano il
doppio di arsenico, il doppio di mercurio, il doppio di cadmio, di cromo, di
piombo, di nichel, di zinco ecc di quanti ne avrebbero “dovuto” trasportare in
mare.
Di quali “limiti
rispettati” parlano i nostri amministratori ? di quale non pericolosità parla
il sindaco di Rosignano ? Che dovrebbe sapere che i metalli pesanti si
accumulano nell’ambiente, e che l’accumulo ormai secolare di metalli pesanti,
colpisce in sinergia tossica, moltiplicando i danni alla salute.
A giugno 2013
scende finalmente in campo anche la Magistratura, ma si prospettano piccole
multe per 4 dirigenti Solvay e un piano di riduzione degli scarichi che
avrebbe dovuto essere realizzato già 6
anni fa.
Quest’anno è
saltato lo scandaloso “Circo nero” alle spiagge bianche, ma la truffa e la
nocività continuano.
Siamo chiaramente in una situazione d'emergenza e pertanto vanno
presi altrettanti urgenti provvedimenti quali:
- chiudere subito gli scarichi a mare solvay
- informare la popolazione sui rischi per la salute
- prevedere nell'accordo di programma che stanno confezionando in regione un dissalatore a carico di solvay da cui la multinazionale ricavi acqua e sale lasciando l'acqua dolce alla popolazione
- spostare il serbatoio di etilene ad alto rischio dall'area archeologica di vada
- realizzare un piano industriale che ponga al centro la necessità di un lavoro utile e dignitoso per tutti
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