Deludente la
risposta
della dirigente scolastica del liceo Fermi di Cecina.
A seguito dei
continui e sistematici tagli, a fine luglio l'Ufficio
Scolastico
Provinciale ha negato la formazione di una classe prima su
quattro,
costringendo la scuola a creare tre "classi pollaio" ed a
rifiutare
alcune iscrizioni. Di fatto, è stato negato il diritto
costituzionale allo studio. Se fossero rimaste quattro,
rispettando
le norme, non ci sarebbe stata tutta questa polemica.
Adesso, dopo che l'Asl ha segnalato delle anomalie (perchè chiamata dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza), la dirigente racconta che gli studenti saranno
spostati
in un altro plesso, altri spostati nei laboratori e forse ci
saranno
turnazioni pomeridiane o chissà cos'altro; si provocheranno,
cioè, maggiori disagi e disservizi quando l'unica strada
percorribile
sarebbe quella di istituire più classi e meno pollai, almeno
per le
classi prime (i ragazzi confermano la presenza di aule vuote
regolarmente utilizzabili se non si superassero i limiti di
legge).
E' ovvio che col tempo la situazione delle classi superiori si
normalizzerebbe. L'importante è partire. Nel frattempo l'Asl
pazienterà ancora un po' (ha aspettato 37 anni essendo la
legge del
1975), e per favore non facciamo solo ora "i più realisti del
re".
Per i laboratori,
inoltre, ricordiamo che fanno parte del piano dell'offerta
formativa (vedasi pag.5 del POF sul sito della scuola), cioè
il
“contratto” stipulato tra la scuola e gli studenti, iscrittisi
anche grazie alla loro presenza. Come tali, i laboratori
devono
rimanere in funzione, non smantellati.
La soluzione
proposta dalla
dirigente, quindi, non piace a nessuno: dopo lo scippo di una
classe e la negazione del diritto allo studio adesso si
vogliono negare altri importanti servizi, obbligando studenti
e
professori a transumanze fra plessi o ad orari strampalati. A
tutto
c'è un limite! Chiediamo trasparenza – da oltre tre mesi le nostre richieste di informazioni sull'affollamento alle scuole della provincia, liceo compreso, sono inevase – e soprattutto
chiediamo
che le istituzioni (in primis l'USP di Livorno) si facciano
carico di
dirimere la questione semplicemente potenziando l'organico a
beneficio della qualità, del diritto allo studio e della
sicurezza.
Ovviamente i danari per farlo ci sono, ma vengono spesi male,
molto
male dallo Stato, a discapito dei nostri ragazzi.
Nota: a seguito comunicazione pervenuta dal RLS del liceo Fermi, segnaliamo che tali problematiche riguardano tutte le scuole, non solo il liceo. Quel che sta avvenendo in questi giorni nella più nuova delle scuole della provincia, costituisce un'ulteriore garanzia per i genitori: il liceo, infatti, godrà per il futuro di aule non affollate a beneficio degli studenti. Cosa che per ora non avverrà nelle altre scuole fino a quando qualcuno non segnalerà tali problematiche all'ASL.
Beni Comuni della Val di Cecina
Medicina Democratica
Nota: a seguito comunicazione pervenuta dal RLS del liceo Fermi, segnaliamo che tali problematiche riguardano tutte le scuole, non solo il liceo. Quel che sta avvenendo in questi giorni nella più nuova delle scuole della provincia, costituisce un'ulteriore garanzia per i genitori: il liceo, infatti, godrà per il futuro di aule non affollate a beneficio degli studenti. Cosa che per ora non avverrà nelle altre scuole fino a quando qualcuno non segnalerà tali problematiche all'ASL.
Beni Comuni della Val di Cecina
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