Dall'art.
18 ai regali alla Solvay:
Rossi
… di vergogna!
Presidente
Rossi, se sei dalla parte dei cittadini ferma l'autostrada.
Nessuno la vuole più!
Se
sei dalla parte dei cittadini, rispetta l'esito dei referendum
per la ripubblicizzazione dell'acqua!
Se
sei dalla parte dei cittadini non depotenziare l'ospedale di
Cecina per favorire, in questo periodo di vacche magre, la
costruzione di due nuovi ospedali (uno a Livorno e l'altro a
Riotorto ?)...
Se
sei dalla parte dei cittadini, tutela le risorse idrogeologiche
della Toscana obbligando chi inquina e chi consuma acqua (come la
Solvay) a bonificare ed a costruirsi un dissalatore.
Se
sei dalla parte dei cittadini, la Regione non può continuare a
dare battaglia davanti al TAR contro le associazioni
ambientalistiche che finora hanno avuto ragione grazie a
costosissimi ricorsi sovvenzionati dai cittadini stessi.
Ma la
Regione da che parte sta ?
Dalla
parte dei cittadini o delle multinazionali ?
In
quest’ultimo anno in Val di Cecina si sono sviluppate diverse
mobilitazioni che riguardano tutta la collettività: per l’ospedale,
per la Variante
libera, per l’acqua
pubblica, per la salvaguardia dell’ambiente
e della salute,
per la difesa del posto di lavoro,
per il rispetto della volontà
popolare
espressa col referendum
di giugno 2011 e con tutte le firme raccolte i questi mesi dai vari
Comitati (Pro
Ospedale, No Sat, Per la Difesa della Val di Cecina).
Tutte queste lotte sono accomunate dal fatto che si pronunciano
contro
la privatizzazione di beni comuni,
beni indispensabili per condurre tutti una vita dignitosa; sono
caratterizzate dall’insofferenza
e dall’indignazione
verso una politica che non è più in grado di dare risposte che
soddisfino le esigenze di questa collettività, verso politici e
amministratori che pensano principalmente a coltivare
il proprio orticello,
a tutelare altri interessi piuttosto che quelli
della comunità,
dando sempre più spazio ad un’economia basata sul profitto
che non solo allarga il divario tra ricchi e poveri, ma è ormai
apertamente insostenibile.
Vengono sfruttati
gratuitamente i beni ambientali, sociali
e culturali
comuni senza curarsi degli interessi delle comunità e senza neppure
pagare
prezzi adeguati:
le multinazionali da un lato si appropriano
gratuitamente
delle materie prime, e dall’altro scaricano
sulla società
i costi ambientali e sociali, come l’inquinamento.
Questo in Val di Cecina è sotto gli occhi di tutti: Solvay
prende acqua e sale pagando un minimo
e alla popolazione non resta che il
fondo del barile,
con alte concentrazioni di inquinanti
che devono essere depurati a caro
prezzo
per i cittadini, ed un territorio che sprofonda
insieme alle case e alla vita di un intero
paese.
La soluzione
per garantire produzioni, occupazione e salvaguardare l’ambiente
della Val di Cecina c’è
e consiste nella messa in opera di un dissalatore
che utilizzi acqua di mare per produrre acqua dolce e salamoia
sufficiente per la grande industria e acqua potabile da immettere
nella rete idrica pubblica, in maniera che le falde acquifere e il
fiume si rialimentino naturalmente. Il nuovo accordo di programma a
cui Bramerini, enti interessati, Solvay e Atisale intendono lavorare
sarà l’ennesimo
accordo truffa,
basato sul ricatto
del lavoro,
se non sarà sostenuto da una politica che mette al centro la tutela
dei beni comuni
e il diritto al lavoro per tutti; le
soluzioni ci sono
e vanno fatte applicare a
pena di sanzioni:
non possiamo continuare a permettere che sia la nostra salute, il
nostro ambiente, la nostra qualità di vita e di lavoro a
piegarsi di fronte al profitto e agli interessi di pochi!
Oggi
si parla di DIRITTI E CITTADINANZA … ma quali diritti e
quale cittadinanza vogliono concedere Rossi e Camusso agli
immigrati?
"I
diritti civili e sociali sono indispensabili. Chi lavora, paga le
tasse e rispetta regole e leggi deve avere i diritti di cittadinanza,
come noi. Le Regione ha approvato una legge per dare assistenza
sanitaria agli immigrati. Adesso dobbiamo garantire la cittadinanza
ai figli degli immigrati che nascono in Italia e il diritto al voto
per le elezioni amministrative dopo 5 anni di residenza": questo
dichiarava qualche mese fa Rossi e da queste parole ben s’intende
l’obiettivo di ricavare un bacino elettorale su cui fare
affidamento per continuare con questa politica affaristica che ci ha
portato alla rovina e che sta attaccando ed erodendo tutti i
miglioramenti e i diritti conquistati dai nostri nonni e padri con
dure lotte. Agli Immigrati diciamo: la nostra lotta è la vostra
lotta! Si devono alimentare a vicenda contro questo sistema che
impone sempre più sacrifici, tagli al sociale, attacchi ai
diritti dei lavoratori, sfruttamento selvaggio del territorio…
per soddisfare le pretese di un pugno di finanzieri, banchieri,
speculatori e grandi capitalisti alla Marchionne. Bisogna
cacciare Monti & C. e chi li sostiene (PD in testa);
per vent’anni centro-destra e centro-sinistra insieme hanno
portato il nostro paese allo sfacelo attuale: dobbiamo
rimboccarci tutti le maniche, smetterla col sistema delle deleghe,
partecipare, diventare cittadinanza attiva e costruire
l’alternativa al di fuori dal profitto!
Costringiamo
governanti e amministratori a lavorare per la collettività,
garantire il rispetto della volontà popolare, la difesa del
territorio, della risorsa idrica e del salgemma, per la sanità
pubblica per tutti, per la salvaguardia della salute, per la variante
libera, per un lavoro utile e dignitoso e se non lo faranno
MANDIAMOLI TUTTI A CASA!!!
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