In nettissimo dissenso a quanto affermato dai dirigenti Solvay in audizione alla Commissione Ambiente di Rosignano il 19/7/2012, il Comitato dichiara:
Il dissalatore è l'unica
soluzione concreta per la salvaguardia del nostro territorio, della
nostra salute e dei posti di lavoro.
Nonostante
la crisi, i profitti Solvay
(http://www.solvay.com/EN/NewsPress/20120216_4Q11Results.aspx)
sono alle stelle perché la multinazionale belga non paga
praticamente
niente
sia l'acqua che il sale. Ce li fanno pagare a noi in termini di
salute
e di bollette,
per non parlare di un territorio che sprofonda privando di valore
tutte le abitazioni e gli insediamenti produttivi che ospita.
Solvay dichiara che il dissalatore
farebbe salire i costi di produzione di 9 volte...
Anche
prendendo per buoni i dati da loro diffusi - molti pozzi non hanno
contatori pubblici e comunque quei dati sono contestati anche da
studi accademici - ed appurato che nove volte
niente fa sempre niente,
i dirigenti Solvay non vogliono dire, in termini assoluti, quanto
vale il nostro diritto alla salute...
Se lo facessero, la gente gli
si rivolterebbe contro...
...ed
allora lo diciamo noi in base ai
loro dati
Quanto paga Solvay ? Ecco i canoni attuali
delle concessioni:
- Acqua mezzo centesimo di euro/metro-cubo (vedi uno dei tanti documenti sui canoni Solvay - in Regione molti non ne sanno niente...)
- Sale 88 centesimi/tonnellata... (vedi art.15 del Contratto Monopoli-Solvay)
Quindi,
moltiplicando per 9 (che sarebbe tutto da
dire) e facendo la differenza, il nostro
diritto alla salute vale:
- per l'acqua 4 centesimi al metro-cubo
- per il sale 7€ alla tonnellata
Ai
cittadini, invece, fanno pagare:
- l'acqua, oltre i 4 €/mc (ed è pure inquinata – vedi http://www.asaspa.it/asasi/allegati/tariffe-fornitura.pdf)
- il sale, intorno alle 700€/tonnellata (vedi al supermercato)
Complessivamente circa
800 volte in più !!!
Ancor più
grave che, in proporzione, l'attuale canone
del sale pagato da Solvay sia di gran lunga
inferiore a quello
stabilito nel 1956 a 210 Lire/tonnellata
(vedi documento del Ministero delle Finanze datato 1967).
Grazie
Solvay e soprattutto grazie a quei politici che gli permettono di
fare come gli pare...
Sarà
bene ricordare a tutti, amministratori regionali in testa, che il
dissalatore non è più un opzione, ma un obbligo. I numeri, i dati, le tabelle, i documenti riportati sul nostro sito e tutto quello che sta accadendo sul nostro territorio, dovrebbero vietare alla Solvay di continuare a raccontare balle ai cittadini... Le vadano a raccontare ai loro ricchi azionisti che non abitano sicuramente in zona!!! A tutto c'è un limite, anche alla faccia tosta di certi dirigenti!
Infine, soprattutto alla luce della chiusura
di altri 7 pozzi a Cecina, ribadiamo la nostra richiesta alle autorità pubbliche di
requisire immediatamente i pozzi ad uso industriale, necessari per
poter fronteggiare la situazione.
Dal Tirreno, riportiamo il rifiuto al dissalatore
Tirreno del 21/07/2012 |
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