martedì 17 dicembre 2013

IL PRESIDENTE ROSSI NON CI RAPPRESENTA!




Il Presidente Rossi in visita in Val di Cecina ha ricevuto l’accoglienza che si merita insieme alla sua Giunta e alla loro politica antipopolare contro la salute, il territorio, i beni comuni e a favore di ristrutturazioni e privatizzazioni in tema di sanità e trasporti, opere inutili e dannose, multinazionali che hanno poco a che fare con gli interessi collettivi. Ha visitato la Solvay, il porto e l’ospedale di Cecina ed è anche intervenuto in un’assemblea pubblica organizzata dal suo partito … ad averlo saputo avremmo di certo partecipato non per guastare anche quella festa o per avere risposte rassicuranti su “misfatti” che viviamo quotidianamente sulla nostra pelle, ma perché siamo cittadini che hanno senso civico e non ci stanno a stare a guardare alla finestra mentre vengono compiuti danni anche irreparabili contro il benessere di tutti e per il profitto di pochi.
Il Presidente Rossi ha dimostrato tutta l’arroganza del potere accartocciando un volantino e gettandolo in viso al manifestante che gliel’aveva consegnato, tutta la sua pochezza nell’urlare a muso duro che diciamo solo “puttanate”; un potere comunque debole nel cercare di ribaltare i fatti accusando i contestatori di fascismo per aver scritto e detto “Fuori Rossi dalla Toscana”: pur essendo chiaro che lo slogan era riferito alla sua carica istituzionale è stato l’unico appiglio che è riuscito ad escogitare nel tentativo di cascare in piedi, oltre a parlare di strumentalità e insensata contestazione che ha ricondotto alla riapertura della ferrovia pur sapendo che non di questo si trattava, ma bensì della riapertura di una ferrovia in un territorio letteralmente al collasso, di una ferrovia che non avrà alcun futuro se Solvay continuerà a sfruttare in maniera selvaggia l’acqua e il sale di quella terra.
Una contestazione che ha riguardato anche l’attacco alla sanità che Rossi addebita unicamente al governo centrale, dimenticandosi della delibera regionale n. 1235 varata un anno fa (che prevede riduzione dei posti letto, dei servizi territoriali e delle prestazioni, tagli al personale sanitario e ai servizi di pulizia e sanificazione, aumento dei ticket) e delle politiche immobiliari toscane che prevedono lo smantellamento dei piccoli ospedali col meccanismo del project financing (vedi i nuovi ospedali di Lucca, Pistoia, Prato e quello ancora in progettazione di Livorno).
Ma non solo, abbiamo contestato anche le opere inutili e dannose come il porto di Cecina e l’autostrada: in entrambi i casi è sufficiente un’opera di riqualificazione anziché l’urbanizzazione selvaggia del territorio a fini speculativi e finanziari!
A disturbare il Presidente non è stata semplicemente la contestazione, ma il non avere fatti e argomenti su cui reggere la sua politica di attacco ai diritti e priva di soluzioni ai problemi concreti della gente, la cui ribellione aumenta investendo settori sempre più ampi e sempre più uniti nel voler cacciare chi non rappresenta gli interessi collettivi.

Comitato Beni Comuni Val di Cecina, Comitato per la Difesa della Val di Cecina, Medicina Democratica, Partito dei CARC

sabato 14 dicembre 2013

FUORI ROSSI DALLA TOSCANA PIU' NOCIVITA’, MENO SANITA’: VERGOGNA!


sabato 14 dicembre comitato di accoglienza del Presidente della Regione Toscana Rossi alla stazione di Cecina e di Saline di Volterra - hanno partecipato:
Comitato Beni Comuni Val di Cecina, Comitato per la difesa della Val di Cecina, Difendiamo l'ospedale di Volterra, Medicina Democratica, PCARC, Movimento 5 Stelle Rosignano e cittadini scontenti della politica antipopolare di Rossi in tema di salute e sanità, ambiente e territorio, trasporti .....





















Guarda i video della contestazione alla quale Rossi ha risposto accartocciando un volantino di un manifestante e tirandoglielo in faccia (questo episodio non si vede nel video, ma tutti i presenti comprese le forze dell'ordine si che l'hanno visto!) e urlando che diciamo solo puttanate. Ha detto anche che siamo stati aggressivi perché lo vogliamo fuori dalla Toscana pur essendo chiaro che lo vogliamo FUORI dalle istituzioni per la sua politica (e per quella della sua giunta, del suo partito e del governo); quando poi presso il CRAL di Saline qualcuno gli ha fatto notare che aggressivo era stato lui col suo gesto, le sue parole e il suo fare contro i manifestanti e qualcun altro ha precisato che per FUORI DALLA TOSCANA s'intendeva chiaramente FUORI DALLE ISTITUZIONIi: Rossi "molto democraticamente" ha fatto accompagnare, dalla digos, i manifestanti FUORI DALLA SALA

http://iltirreno.gelocal.it/cecina/cronaca/2013/12/14/news/il-presidente-rossi-contestato-alla-riapertura-della-tratta-cecina-saline-1.8299592   

http://www.youtube.com/attribution_link?a=2sTfXI45hW-Zlo-8IsIoZA&u=%2Fwatch%3Fv%3DbzgxDNjgrBY%26feature%3Dshare


FUORI ROSSI DALLA TOSCANA

PIU' NOCIVITA’, MENO SANITA’: VERGOGNA!

Enrico Rossi viene in pompa magna in Val di Cecina, con il suo codazzo di auto blu, a inaugurare la riapertura della linea ferroviaria Cecina-Saline di Volterra, chiusa da anni perché dissestata dalle subsidenze causate dalle estrazioni di salgemma e d’acqua di Solvay.

Una chiara manovra pre-elettorale e d’immagine, proprio nel periodo in cui la sua giunta sta tentando di regalare definitivamente tutto il sale e con esso l’acqua  e  la stessa Val di Cecina alla multinazionale belga, con un accordo di programma-truffa che puntelli le autorizzazioni regionali, ben due volte già bocciate dal TAR (2007 e 2010) e dalla popolazione.
E  viene nel periodo in cui i consensi intorno alla giunta regionale sono ai minimi storici sulla sanità, con lo svuotamento continuo degli ospedali di Cecina e Volterra, per non parlare della medicina preventiva e dei distretti sanitari, cancellati o ridotti a fantasmi. Non a caso, nello stesso giorno, a Volterra, si inaugura la Casa della salute, cercando pateticamente di far intendere che non si stia smantellando la sanità pubblica, ciò che invece sta dilagando:

La delibera 1235 ridisegna il Servizio Sanitario Regionale applicando e in alcuni punti addirittura peggiorando i provvedimenti del governo:

                  Riduzione dei posti letto in Toscana a 3,15 ogni mille abitanti, peggiorando quanto già stabilito con la riduzione a 3,7 dal Governo (la media europea è 5,6 ogni 1000 ab) e con un taglio di oltre 2.000 posti letto.  

                  Cosidetta “Riorganizzazione” dei distretti territoriali: gli interventi riducono la presenza dei servizi territoriali e delle prestazioni rendendone l’accesso e la fruizione sempre più difficile: aumento delle liste di attesa e dirottamento verso la sanità convenzionata privata.

                  Rinegoziazione dei contratti di appalto con un taglio fino al 7%: tagli sui servizi di pulizia e sanificazione, ecc.

SI SMANTELLA LA SANITA’ PUBBLICA  MENTRE  AUMENTANO LE EVIDENZE DI NOCIVITA’ AMBIENTALE, SPECIE NELLA VAL DI CECINA:

                  Acqua potabile in deroga ai limiti di legge dal 2003 al 2012 per boro, arsenico, trialometani e cloriti;

                  emissioni atmosferiche nocive dalla geotermia, da Solvay e da Altair Saline;

                  nuovi permessi per esplorazioni geotermiche da Volterra, a Riparbella, a Rosignano;

                  622 morti in più rispetto al resto della Toscana (CNR 2009) per la diffusione di cromo esavalente proveniente dal gabbriccio da Rosignano a Volterra a Castagneto;

                  diffusione di ulteriore mercurio da Altair e Canova  per l’alluvione del 21 ottobre scorso, e dai grossi lavori per il porto turistico di Cecina.

                  trielina  in espansione  nell’acquedotto di Cecina.

 Solo per citare le principali e più recenti emergenze sanitarie.

Mentre si tagliano i servizi ferroviari regionali per i pendolari (carne da macello) si ri-inaugura la ferrovia tra gli sprofondamenti causati da Solvay e l’inquinamento: è solo ipocrisia o c’è un disegno più vasto ?

 Comitato Beni Comuni Val di Cecina, Comitato per la Difesa della Val di Cecina, Medicina democratica, Coordinamento Toscano per il Diritto alla Salute, CREST.

Cecina, 14 Dicembre 2013   


                                                                            

lunedì 2 dicembre 2013

NASCE IL COORDINAMENTO TOSCANO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE UN COORDINAMENTO PER LOTTARE!




Nel corso dell'assemblea dello scorso 23 novembre, partecipata da un centinaio di persone rappresentative di realtà sindacali, sociali, politiche, associazioni e comitati impegnati sui temi della salute e della sanità, provenienti da tutte le zone della Toscana è nato il Coordinamento toscano per il diritto alla salute.
Il Coordinamento, frutto delle lotte e delle resistenze locali già esistenti in tutto il territorio regionale, si propone di unificarle e di coordinarle al fine di renderle più efficaci e più visibili.
Che si parli di ticket, di smantellamento dei servizi sanitari sul territorio, di chiusura di ospedali, di speculazione edilizia sugli immobili delle aziende sanitarie; che si parli dello scandalo della costruzione di nuovi ospedali attraverso il project financing, dello spreco delle risorse a questo collegato, del peggioramento delle prestazioni, delle privatizzazioni conseguenti, dello scempio dei diritti e della qualità del lavoro degli addetti alle ditte esterne delle aziende sanitarie; che si parli della riorganizzazione della rete ospedaliera operato dalla delibera regionale n. 1235/2012, della perdita di diritti per cittadini e lavoratori della sanità, dell'attacco strisciante alla legge 194, dell'attacco costante alla salute e alla sicurezza di tutti tra aggressioni al territorio e dissennate politiche in materia di rifiuti, trasporti, ambiente; che si affronti una qualunque delle mille facce dell'attacco al diritto alla salute in Toscana, il neonato Coordinamento intende lottare contro le politiche della Giunta Rossi consapevole che su queste tematiche, in conseguenza della particolare violenza dell'attacco, nessuna mediazione sia possibile con chi sta smantellando progressivamente il diritto alla salute.
Il Coordinamento è consapevole inoltre che le politiche di attacco al Servizio sanitario pubblico ed universale, così forti anche in Toscana, sono indotte in tutta Europa da istituzioni comunitarie e globali quali la Commissione Europea, la Banca Centrale Europea (BCE) e il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e hanno avuto seguito in tutti i Governi italiani negli ultimi 20 anni, con tagli di particolare durezza negli ultimi anni, indipendentemente dal colore politico di tali Governi. Consapevolezza che ci spinge a lavorare per la costruzione di legami nazionali e continentali, con tutte le lotte che si oppongono alle politiche della Troika europea (BCE, FMI, CE).  
Per questa ragione il Coordinamento intende mettere insieme la comprensione anche teorica dei fenomeni di distruzione del Servizio sanitario nazionale con l'informazione ai cittadini e la costruzione nonché il sostengo delle mobilitazioni popolari sui territori di tutta la Regione.
Inizieremo subito con il sostegno all'iniziativa del Comitato 21 marzo del quartiere Gavinana di Firenze che domenica 1 dicembre, dalle ore 15, organizza l'apertura provocatoria ed autogestita del Presidio sanitario “volante” da tempo smantellato dalle politiche della Asl 10 e della Regione Toscana.
Saremo poi ancora in piazza a Campi Bisenzio il 7 dicembre, dalle ore 14.30, a fianco delle associazioni e dei comitati che si battono da anni contro la costruzione di un inceneritore nella piana fiorentina e contro tutte le aggressioni al territorio che mettono a rischio il diritto alla salute delle popolazioni.
Al tempo stesso il Coordinamento si impegna a sviluppare campagne di informazione e di mobilitazione sui seguenti temi: 
Analisi e contestazione delle politiche degli ospedali unici: i 4 grandi nuovi ospedali della Toscana, conseguenze sui lavoratori del SSN e sui lavoratori degli appalti, svendite immobili per recuperare risorse
Analisi e contestazione delle Delibera 1235 e piano sanitario regionale: chiusure piccoli ospedali, accorpamenti servizi, spostamenti risorse verso il privato; sanità ospedaliera per intensità di cure, sanità nel territorio con mistificazione delle case per la salute.
Analisi e contestazione delle Liste di attesa, ticket, costi dei servizi, revisione LEA
la prossima riunione del Coordinamento sarà sabato 7 dicembre a Firenze, ,  dalle ore 9,30 alle ore 13  presso il circolo ARCI via delle porte nuove 33 (10 min. dalla stazione di Firenze SMN – per chi viene in auto parcheggio Leopolda), per preparare e organizzare ulteriori iniziative. Al termine della riunione ci aggiungeremo alla manifestazione regionale contro l'inceneritore che partirà da Piazza della motorizzazione a Osmannoro alle 14.30 
Coordinamento toscano diritto alla Salute
Prime adesioni: CUB sanità, USI sanità Careggi(FI), COBAS sanità, USB Toscana, USI sanità Siena, Ross@ Toscana, Confederazione Cobas Firenze, coordinamento difesa 194, A.Di.N.A. FIRENZE, Comitato Salute Pubblica (per l'autorganizzazione popolare) Massa, Comitato per la difesa della salute pubblica' di Seravezza (LU), Comitato San Salvi (FI), Associazione IN MARCIA, CUB Pistoia, Associazione Augusto Castrucci, Medicina Democratica, Lista Cittadinanza perUnaltracittà (FI), Comitato beni comuni Val di Cecina, Comitato cittadino 21 marzo di Gavinana (FI), SOS Geotermia - Coordinamento dei Movimenti per l'Amiata -

Per contatti: cootos.dirsal@gmail.com







giovedì 28 novembre 2013

PRESIDIO INFORMATIVO SULLO SCONVOLGIMENTO AMBIENTALE CHE SI STA COMPIENDO CON LA COSTRUZIONE DEL PORTO



In attesa che Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali si decidono a convocare un 

CONSIGLIO COMUNALE APERTO

ci pensiamo noi ad informare i cecinesi sullo stravolgimento che sta subendo
il territorio in cui vivono

SABATO 30 NOVEMBRE
DALLE ORE 16.00
PRESIDIO INFORMATIVO
PIAZZA DELLA CHIESA - CECINA

PORTO: CHIEDIAMO UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO E STRAORDINARIO PER INFORMARE LA CITTADINANZA

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio Comunale
Ai/lle Consiglieri/e comunali

del Comune di Cecina


Oggetto: richiesta di indizione di un consiglio comunale aperto e straordinario

A pochi mesi dall’inizio dei lavori per la realizzazione del porto di Cecina, i danni sono già sotto gli occhi di tutti:
  • l’erosione ha colpito in maniera devastante le spiagge a nord e a sud della foce del fiume Cecina
  • la prima piena del fiume, il 21 ottobre, pur modesta,  ha scalzato e inclinato le palancole della sponda destra;
  • le dighe hanno modificato le correnti marine, tanto che i detriti argillosi ed inquinati trasportati dal fiume vanno a depositarsi sulle spiagge di Bibbona.
Abbiamo però valide ragioni per ritenere che il peggio debba ancora venire: come sostiene il geologo Riccardo Caniparoli, docente di valutazione di impatto ambientale, il restringimento di quasi la metà della bocca del fiume Cecina, esporrà a rischio alluvionale il territorio di Marina di Cecina e a monte, sottoponendo la popolazione alla minaccia di esondazioni ed allagamenti e mettendo a repentaglio la sicurezza e l'incolumità degli abitanti!
Nelle conclusioni del suo studio, il geologo Riccardo Caniparoli, definisce il progetto del nuovo Porto di Cecina (e l'opera che va a stravolgere completamente l'assetto naturale della foce del fiume), “incompatibile con la dinamica degli equilibri ambientali” per:
  1. l'esposizione a rischio idraulico ed idrogeologico dei territori retrodunali;
  2. l'accentuazione e l'amplificazione dell'erosione costiera;  
  3. la distruzione dell'habitat di foce e della biocenosi acquatica; 
  4.  l'incremento di inquinamento delle acque fluviali e marine.
Per la realizzazione e il funzionamento del nuovo porto è previsto:
  • il versamento artificiale sulle spiagge (a spese di chi?) dei dragaggi del fiume inquinati da cromo, nichel e silice argillosa, mentre arsenico, boro e mercurio non sono stati neanche valutati
  • lo scavo di una grande darsena lato via Volterra, da riempire con acqua di mare (si sostiene da impermeabilizzare con argilla), che potrebbe inquinare alcuni pozzi idrici ASA
  • la costruzione di un eliporto, usabile da privati anche di notte, con conseguente inquinamento anche acustico
  •  un'enorme cementificazione di 20.864 mq. per la realizzazione di nuove strutture e aree portuali, che andrebbe ad alterare per sempre il paesaggio: albergo 4 stelle di 90 camere, centro congressi con sale di 400 posti, residence per 78 appartamenti, ristorante, centro benessere con piscina e solarium, piazzette commerciali, zona sportiva, zona espositiva, zona direzionale, cantieristica, padiglioni nautici, distributori di carburante, torre di controllo, ecc.
  • il taglio di 180 pini di alto fusto, ora inseriti nella Riserva Tomboli di Cecina e nell'Area Protetta Regionale (ANPIL Fiume Cecina), causando la perdita di un luogo di alto interesse paesaggistico e turistico della Costa Toscana, Riva degli Etruschi, per esclusivo vantaggio di interessi economici privati.
  • la distruzione dell'habitat della foce del Cecina, della biodiversità e l’aggravamento del già precario equilibrio del fiume stesso.
Di fronte a questo totale stravolgimento del territorio cecinese chiediamo: i cittadini di Cecina ne hanno bisogno? Quanto costerà agli abitanti di Cecina? Non sarebbe bastato riqualificare, nell’interesse pubblico, il vecchio porticciolo mantenendo la naturale foce  dei fiume?
L’immane tragedia che in questi giorni è accaduta in Sardegna, ma purtroppo molte altre si sono verificate anche in altri luoghi (il rischio idrogeologico è una delle più gravi minacce che incombe sul territorio italiano) ci rafforza nel chiedere a voi amministratori, nell'interesse primario di tutela  dei cittadini, dell'ambiente e del territorio e ritenendovi responsabili dei danni a venire:
  • la revoca di tutti gli atti che hanno consentito l'approvazione del progetto-porto, il blocco immediato dei lavori ed il ripristino della foce del fiume Cecina
  • un consiglio comunale aperto e straordinario per informare la cittadinanza sull’enorme sconvolgimento che si sta compiendo a Cecina 



Cecina, 25 Novembre 2013


Comitato Beni Comuni Val di Cecina
Medicina Democratica
PCARC
Tavolo Ambiente – Movimento 5 Stelle Cecina

mercoledì 27 novembre 2013

COMPLICI E SOLIDALI

20131022_rossi_fuga_amiata_0120131022_rossi_fuga_amiata_02

Esprimiamo la più ampia solidarietà e vicinanza a Velio Arezzini, partigiano dell’Amiata e militante di SOS Geotermia - Coordinamento dei Movimenti per l’Amiata che da anni combatte per la salvaguardia del territorio e per il diritto alla salute della popolazione amiatina, sottoposta al selvaggio ed estremamente nocivo sfruttamento geotermico da parte di ENEL col benestare di Regione e istituzioni locali accecate dalla politica della compensazione e incuranti delle reali esigenze del territorio e dei suoi abitanti.
A circa un mese di distanza dalla contestazione pacifica nei confronti del Presidente Rossi e delle istituzioni locali, Velio è stato denunciato per manifestazione non autorizzata e oltraggio a pubblico ufficiale: una chiara intimidazione e tentativo di reprimere ogni forma di mobilitazione contro  lo sfruttamento del territorio, per il diritto alla salute e per un nuovo modello economico e sociale.
Il Comitato Beni Comuni Val di Cecina ha aderito sin dal suo nascere al Coordinamento dei Movimenti per l’Amiata e al suo Manifesto, ne condivide gli intenti ed è pienamente complice e solidale con la battaglia che porta avanti, anche perché lottiamo contro lo stesso scempio ambientale e attacco alla salute che qui in Val di Cecina va avanti da un secolo. Per capire di cosa stiamo parlando basta porre l’attenzione sui dati dell’indagine epidemiologica dell’Agenzia regionale sanità (ARS) condotta su 16 comuni dell’area geotermica toscana e che ha accertato ben 535 morti in più nel periodo 2000/2006 a fronte di un contributo energetico di circa 800 megawatt su  5.200 mw istallati in Toscana, di cui oltre 470 fotovoltaici.
Velio uno di noi!
Diciamo no alle compensazioni ambientali!
Si alla moratoria su tutta l’attività geotermica!
Si alla salvaguardia dell’ambiente, si alla tutela del diritto alla salute, si ad un lavoro utile e dignitoso!

Cecina.26 novembre 2013
Comitato Beni Comuni Val di Cecina



domenica 24 novembre 2013

VIVA I LAVORATORI GENOVESI!



Ordine del giorno approvato al termine dell’Assemblea regionale del Coordinamento toscano per il diritto alla salute.
 
Il Coordinamento toscano per il diritto alla salute esprime la propria totale solidarietà ai lavoratori dei trasporti e servizi pubblici di Genova che hanno incrociato le braccia a difesa del servizio pubblico di quella città raccogliendo il sostegno e la solidarietà della popolazione genovese, consapevole dell’importanza di questa lotta.
La difesa dei servizi pubblici e dello Stato Sociale è una volontà della maggioranza dei cittadini che non può essere mortificata da partiti e sindacati concertativi (CGIL  CISL UIL UGL), sempre più distaccati dalle reali esigenze del popolo italiano.
Il Coordinamento toscano per il diritto alla salute plaude a questa lotta che ha riconquistato il diritto di sciopero, scardinando le regole di regolamentazione che partiti e sindacati concertatiti avevano sottoscritto per indebolire la forza della classe lavoratrice.
 
Coordinamento toscano per il diritto alla salute 
Firenze, 23 novembre 2013
 

PORTO: UNO SCEMPIO PRIVATO A DANNO DI TUTTI




A pochi mesi dall’inizio dei lavori per la realizzazione del porto di Cecina, i danni sono già sotto gli occhi di tutti:

·        l’erosione ha già colpito in maniera devastante le spiagge a nord e a sud della foce del fiume Cecina;

·        la prima piena del fiume, il 21 ottobre, pur modesta,  ha scalzato e inclinato le palancole della sponda destra;

·        le dighe hanno modificato le correnti marine, tanto che i detriti argillosi ed inquinati trasportati dal fiume vanno a depositarsi sulle spiagge di Bibbona.

e il peggio deve ancora arrivare!


Come sostiene il geologo Riccardo Caniparoli, docente di valutazione di impatto ambientale, il restringimento di quasi la metà della bocca del fiume Cecina, esporrà a rischio alluvionale il territorio di Marina di Cecina e a monte, sottoponendo la popolazione alla minaccia di esondazioni ed allagamenti: per garantire l'attuazione di un'operazione palesemente speculativa, non si esita a danneggiare  l'intera comunità e a mettere a repentaglio la sicurezza e l'incolumità degli abitanti!

Per la realizzazione e il funzionamento del nuovo porto è previsto:

·          il versamento artificiale sulle spiagge (a spese di chi?) dei dragaggi del fiume inquinati sicuramente da cromo, nichel e silice argillosa, mentre arsenico, boro e mercurio non sono stati neanche valutati

·          lo scavo di una grande darsena lato via Volterra, da riempire con acqua di mare (si sostiene da impermeabilizzare con argilla), che potrebbe inquinare alcuni pozzi idrici ASA

·          la costruzione di un eliporto, usabile da privati anche di notte, con conseguente inquinamento anche acustico

·          un'enorme cementificazione di 20.864 mq. per la realizzazione di nuove strutture e aree portuali, che andrebbe ad alterare per sempre il paesaggio: albergo 4 stelle di 90 camere, centro congressi con sale di 400 posti, residence per 78 appartamenti, ristorante, centro benessere con piscina e solarium, piazzette commerciali, zona sportiva, zona espositiva, zona direzionale, cantieristica, padiglioni nautici, distributori di carburante, torre di controllo, ecc.

·          il taglio di 180 pini di alto fusto, ora inseriti nella Riserva Tomboli di Cecina e nell'Area Protetta Regionale (ANPIL Fiume Cecina), causando la perdita di un luogo di alto interesse paesaggistico e turistico della Costa Toscana, Riva degli Etruschi, per esclusivo vantaggio di interessi economici privati.

·          la distruzione dell'habitat della foce del Cecina, della biodiversità e l’aggravamento del già precario equilibrio del fiume stesso.

Il tutto per far posto a 800 posti barca, circa 2000 posti auto, di cui 828 all'aperto e 416 al coperto, 422 box, con conseguente inquinamento di fumi, scarichi e rumori.

Ma noi, cittadini di Cecina, ne abbiamo bisogno? Quanto ci costerà? Non sarebbe bastato riqualificare, nell'interesse pubblico, il vecchio porticciolo mantenendo la naturale foce del fiume?

 Sindaci, Provincia, Regione, Ministri, potenti ditte: sono i responsabili dell’enorme scempio che si sta compiendo e dei danni dovranno rendere conto ai cittadini!
Nelle conclusioni del suo studio, il geologo Riccardo Caniparoli, definisce il progetto del nuovo Porto di Cecina (e l'opera che va a stravolgere completamente l'assetto naturale della foce del fiume), incompatibile con la dinamica degli equilibri ambientali per:

1.          l'esposizione a rischio idraulico ed idrogeologico dei territori retrodunali;

2.          l'accentuazione e l'amplificazione dell'erosione costiera;

3.          la distruzione dell'habitat di foce e della biocenosi acquatica;

4.          l'incremento di inquinamento delle acque fluviali e marine.

Ci sono quindi più motivi, tutti ben documentati, per richiedere ai “signori” delle istituzioni, nell'interesse primario di tutela  dei cittadini, dell'ambiente e del territorio, la revoca di tutti gli atti che hanno consentito l'approvazione del progetto-porto, il blocco immediato dei lavori ed il ripristino della foce del fiume Cecina.

Chiediamo un consiglio comunale aperto e straordinario per informare la cittadinanza sull’enorme sconvolgimento che si sta compiendo a Cecina

Con la nostra mobilitazione ed attuando il diritto di autotutela, dobbiamo e possiamo fermarli!

Stop ai lavori e alla devastazione!

Il 30 novembre in piazza a Cecina firma la petizione per lo stop e il ripristino della foce del fiume e dell'equilibrio naturale

 Novembre 2013


Comitato Beni Comuni Val di Cecina
Medicina Democratica
Comitato per la difesa della Val di Cecina
PCARC
Tavolo Ambiente – Movimento 5 Stelle

martedì 19 novembre 2013

LA SALUTE È UN DIRITTO NON DISPONIBILE PER IL PROFITTO

7 DICEMBRE TUTTI A FIRENZE

MANIFESTAZIONE REGIONALE

organizzata da

CREST 

COMITATO REGIONALE

EMERGENZA SANITA' TOSCANA


Tutti i cittadini dei territori che hanno i cosidetti "piccoli ospedali" sono invitati a venire a Firenze, nel pomeriggio di SABATO 7 DICEMBRE 2013, per gridare il nostro NO a tagli e ridimensionamenti dei nostri ospedali, mascherati da "riorganizzazioni". Per il DIRITTO a VIVERE nei nostri TERRITORI. NO ad una Toscana a due velocità per il DIRITTO alla Salute, garantito dalla Costituzione: APPLICHIAMOLA!