giovedì 29 novembre 2012

Liceo Fermi di Cecina, l'inizio della fine... dei pollai

Deludente la risposta della dirigente scolastica del liceo Fermi di Cecina.

A seguito dei continui e sistematici tagli, a fine luglio l'Ufficio Scolastico Provinciale ha negato la formazione di una classe prima su quattro, costringendo la scuola a creare tre "classi pollaio" ed a rifiutare alcune iscrizioni. Di fatto, è stato negato il diritto costituzionale allo studio. Se fossero rimaste quattro, rispettando le norme, non ci sarebbe stata tutta questa polemica.

Adesso, dopo che l'Asl ha segnalato delle anomalie (perchè chiamata dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza), la dirigente racconta che gli studenti saranno spostati in un altro plesso, altri spostati nei laboratori e forse ci saranno turnazioni pomeridiane o chissà cos'altro; si provocheranno, cioè, maggiori disagi e disservizi quando l'unica strada percorribile sarebbe quella di istituire più classi e meno pollai, almeno per le classi prime (i ragazzi confermano la presenza di aule vuote regolarmente utilizzabili se non si superassero i limiti di legge). E' ovvio che col tempo la situazione delle classi superiori si normalizzerebbe. L'importante è partire. Nel frattempo l'Asl pazienterà ancora un po' (ha aspettato 37 anni essendo la legge del 1975), e per favore non facciamo solo ora "i più realisti del re".

Per i laboratori, inoltre, ricordiamo che fanno parte del piano dell'offerta formativa (vedasi pag.5 del POF sul sito della scuola), cioè il “contratto” stipulato tra la scuola e gli studenti, iscrittisi anche grazie alla loro presenza. Come tali, i laboratori devono rimanere in funzione, non smantellati.

La soluzione proposta dalla dirigente, quindi, non piace a nessuno: dopo lo scippo di una classe e la negazione del diritto allo studio adesso si vogliono negare altri importanti servizi, obbligando studenti e professori a transumanze fra plessi o ad orari strampalati. A tutto c'è un limite! Chiediamo trasparenza – da oltre tre mesi le nostre richieste di informazioni sull'affollamento alle scuole della provincia, liceo compreso, sono inevase – e soprattutto chiediamo che le istituzioni (in primis l'USP di Livorno) si facciano carico di dirimere la questione semplicemente potenziando l'organico a beneficio della qualità, del diritto allo studio e della sicurezza. Ovviamente i danari per farlo ci sono, ma vengono spesi male, molto male dallo Stato, a discapito dei nostri ragazzi. 

Nota: a seguito comunicazione pervenuta dal RLS del liceo Fermi, segnaliamo che tali problematiche riguardano tutte le scuole, non solo il liceo. Quel che sta avvenendo in questi giorni nella più nuova delle scuole della provincia, costituisce un'ulteriore garanzia per i genitori: il liceo, infatti, godrà per il futuro di aule non affollate a beneficio degli studenti. Cosa che per ora non avverrà nelle altre scuole fino a quando qualcuno non segnalerà tali problematiche all'ASL.

Beni Comuni della Val di Cecina
Medicina Democratica

lunedì 26 novembre 2012

PRESENTAZIONE DEI LIBRI DI ROBERTO BAROCCI E MAURIZIO MARCHI

SABATO 1 DICEMBRE ORE 17 A ROSIGNANO  SOLVAY presso il BAR MIRÒ in p.zza Risorgimento
presentazione dei LIBRI di
Roberto BAROCCI e  Maurizio  MARCHI
 
Barocci presenterà, anche con un filmato, il suo libro “Arsenico e scellerati progetti” parlando anche dell’inceneritore di Scarlino (proprietà MPS-PD).


















Marchi presenterà il suo libro “LA SINISTRA E’ FINITA IN DISCARICA ? Discarica di Scapigliato  1982 – 2012
Trent’anni di  affari sui rifiuti, menzogne, inquinamento, carriere, clientele ed altre miserie”


Rifiuti come business. La sinistra di Rosignano e toscana è finita in discarica ? il punto interrogativo lascia la porta aperta a quell’uno su cento che si ravvedesse, e cominciasse a parlare “dall’interno”: ne vedremmo davvero delle belle...

Diversi  lettori si stupiranno nel leggere trent’anni di menzogne ed affari già “pubblici”: ma è ragionevole pensare che quel che è pubblico  sia poco rispetto a quello che resta nascosto.
Questo libro vorrebbe avere tre funzioni : ricostruzione storica dei fatti, a trent’anni dall’inizio dell’avventura di Scapigliato, ma anche riflessione sul decadimento/stravolgimento della natura della ormai ex-sinistra, quella che si definiva comunista. Una rivisitazione da sinistra di questa ingombrante esperienza, che ha segnato e segnerà ancora nel profondo la storia del nostro territorio.
Ha anche una terza funzione, la più urgente: reclamare di nuovo il rispetto del referendum del 13 giugno 2011 contro la privatizzazione dei servizi pubblici (rifiuti, acqua, trasporti), come ribadito dalla Corte Costituzionale nel luglio 2012, mentre i nostri affaristi tosco-costieri costituiscono Reti Ambiente Spa, aspettando una multinazionale.

TUTTI SONO INVITATI, SPECIALMENTE CHI LOTTA CONTRO LE POLITICHE AFFARISTICHE E DISSENNATE SUI  RIFIUTI.





ADERIAMO CON CONVINZIONE E SEGNALIAMO L'INIZIATIVA DI SOS-GEOTERMIA DEL 15/12/2012


Insieme a Medicina Democratica
ci uniamo alla lotta di
 

NON È QUESTO
IL FUTURO CHE VOGLIAMO!
Sul monte Amiata nel nome della speculazione e del profitto si sta procedendo, ad
opera dell'Enel e con l’avallo derivato da precise scelte della Regione Toscana,
degli amministratori locali e dei partiti politici che li sostengono,
ad uno scempio ambientale gravissimo
giustificato dalla falsa convinzione che
la geotermia sia una fonte energetica rinnovabile e pulita.

Nel caso delle centrali amiatine
è esattamente il contrario!

Allo stato attuale è in atto un piano di riassetto degli impianti di Piancastagnaio, che prevede un potenziamento delle centrali attuali tramite la realizzazione di nuovi pozzi e il ripristino e il potenziamento degli esistenti, per raggiungere e mantenere nel tempo la potenza di 60MW (dagli attuali 40 circa), interessando il bacino profondo fino 4000 metri e con 14 chilometri di nuove tubazioni tutte fuori terra, provocando una vera e propria devastazione del territorio. A Bagnore è stata appena deliberata la VIA per la realizzazione di una nuova megacentrale di 40 MW che aggraverà ulteriormente il degrado ambientale amiatino. Il Coordinamento dei Movimenti per l'Amiata SOS GEOTERMIA si oppone ad entrambi, denunciando gli ulteriori gravissimi danni che questi due eventi porteranno al proprio territorio: inquinamento atmosferico e delle acque potabili, danni alla salute dei cittadini, ulteriore abbassamento di una delle falde acquifere più importanti del centro Italia.

Oltre al doveroso ricorso al Tar, già in via di presentazione,
SOS GEOTERMIA ha indetto per il prossimo

15 Dicembre 2012
una giornata di mobilitazione a
Piancastagnaio
per fermare i lavori
prima che i danni siano irrecuperabili

Programma della giornata di MOBILITAZIONE
  • Ore 10, SIT IN ai Giardini Nasini davanti al Comune di Piancastagnaio
  • Ore 14,30, CORTEO per le vie del paese con arrivo al pozzo PC 36 e ritorno
  • Ore 17 (circa), ASSEMBLEA-dibattito presso il Centro Anziani.

È possibile un modello economico alternativo che salvaguardi le
risorse e sia a favore dei cittadini e non delle multinazionali !

Quello che vogliamo per il nostro territorio è:

  • Tutela e ripristino delle sorgenti amiatine, nella loro quantità e qualità e salvaguardia dell’intero bacino di ricarica della falda acquifera
  • Un modello di futuro per il territorio che valorizzi le risorse ambientali culturali e sociali
  • Una politica territoriale seria tesa al risparmio energetico
  • Un uso delle tecnologie a bassa entalpia per il consumo e lo sviluppo economico locale fuori da ogni logica speculativa, consociativa e affaristica
  • Tutela e valorizzazione dei numerosi prodotti tipici locali
  • Garanzia per tutti di un lavoro utile e dignitoso, sostenibile, che non crei danno alla salute e all'ambiente

La nostra è una battaglia per l'ambiente, ma anche per la democrazia, perché i cittadini devono poter decidere del proprio futuro, dello sviluppo del proprio territorio della propria salute e di quella dei propri figli.
Rivogliamo tutto ciò che ci è stato tolto. Vogliamo cambiare questo stato di cose: i pochi, in alto, non possono decidere per i molti in basso.

Chiediamo pertanto a chi condivide le nostre ragioni
di sottoscrivere il nostro manifesto,
di sostenere la nostra lotta e
di partecipare numerosi alla giornata di mobilitazione!

Per info e contatti


sabato 17 novembre 2012

Le cause ambientali del cancro



In tema di inceneritori, è indispensabile lo studio di Lorenzo Tomatis “Le cause ambientali del cancro”, che contiene anche la tossicità di altre sostanze (amianto, benzene, stirene, ecc).







venerdì 9 novembre 2012

Centenario Solvay: niente da festeggiare

Solvay celebra i suoi  100 anni di presenza a Rosignano, e li dimostra tutti: impianti lasciati marcire, riserve d’acqua esaurite, investimenti e manutenzioni quasi zero, occupazione al minimo storico, idee ancora meno.
Solo i profitti spediti all’estero si mantengono buoni, ed addirittura vorace è l’appetito sulle risorse naturali, salgemma ed acqua. Ma non si fraintenda, non è una controtendenza al decadimento:  Solvay da anni ha scelto di dirottare i suoi investimenti sulla finanza, non più sull’industria.
Ed è prevedibile che appena riuscirà a mettere definitivamente le mani sul salgemma restante della Val di Cecina e sul progetto d’invaso IDRO-S, darà tutto in gestione  ad un’altra multinazionale, e ci saluterà.
Mai come in questo momento il futuro dei lavoratori è incerto. Colpa di Solvay che ha preso tanto e dato sempre meno a questo territorio. Ma colpa anche e soprattutto delle istituzioni e dei sindacati – deboli e subalterni – che assistono inerti al disimpegno strisciante della multinazionale, scavando di fatto la fossa ai lavoratori.
Da mesi abbiamo proposto un accordo alternativo, un piano industriale su larga scala, di ambientalizzazione radicale – con un dissalatore al centro – e di rilancio delle produzioni su basi nuove, basato sul risparmio energetico e di risorse e sulla difesa della salute. E’ indispensabile che su questo programma alternativo si mobilitino i lavoratori, e convergano le forze sane della società per spingere le istituzioni a schierarsi senza indugi dalla parte dei lavoratori, dell'ambiente, della salute, degli interessi collettivi contro i ricatti della multinazionale.
Se non ci sarà fin dai prossimi giorni questa svolta, la fabbrica continuerà la sua corsa verso il decadimento, e saranno – più di sempre – i lavoratori a farne le spese. E la popolazione a subire  il danno e la beffa delle mancate bonifiche, con danni alla salute che si protrarranno per decenni.

Comitato Beni Comuni della Val di Cecina
Medicina Democratica

lunedì 5 novembre 2012

RIUNIONE PREPARATORIA PER INDIRE UN’ASSEMBLEA PUBBLICA PER UN PIANO DI RINASCITA DELLA VAL DI CECINA

Facciamo appello a tutte le forze politiche, movimentiste, associazioniste, di volontariato e sindacali presenti sul territorio, per ritrovarci ed organizzare insieme un’assemblea pubblica in cui discutere delle proposte emerse in questi mesi, a partire dall’accordo di programma tra istituzioni e multinazionale Solvay (di prossima definizione a breve), alle tematiche del dissalatore, degli invasi, ecc., allargando la discussione sulla situazione in cui versa il territorio in tema di lavoro, ambiente e salute.
Quindi una proposta concreta di lavoro per la rinascita della Val di Cecina.


Proponiamo un primo incontro il giorno

07 Novembre 2012 alle ore 21.00
presso il Circolo Arci di Palazzi
Via San Pietro In Palazzi 53 - Cecina

 

Spinetta Marengo (AL), riprende il processo: 13 imputati tra Michelin e Solvay...

Il prossimo 7 novembre riprende il processo Solvay (Medicina Democratica parte civile con Luigi e Laura Mara). Il Tribunale chiamato a decidere... se Solvay può costituirsi parte civile... contro se stessa! La chiusura dell'impianto Algofreni usata come arma di ricatto occupazionale contro la Magistratura. La ricca società belga non vuole pagare la bonifica e cerca di scaricare il barile su Ausimont che non ha una lira. Intanto sotterra i veleni sotto montagne di rifiuti: vedi le foto sul blog. 

Leggi il comunicato stampa mandato agli organi di informazione.