mercoledì 20 marzo 2013

Troppi suicidi, andiamo alle cause

Crisi economica, crisi di valori, esposizione massiccia a inquinanti del sistema nervoso: questi sono, in estrema sintesi le cause dell’aumento dei suicidi nella nostra zona , a nostro avviso.
Vediamole brevemente una per volta. La crisi economica attanaglia sempre più brutalmente persone, lavoratori, disoccupati, giovani e famiglie. Non c’è lavoro, non ci sono speranze per il futuro, pensiamo in particolare agli esodati e ai giovani disoccupati.
La crisi di valori: difficile trovare punti di riferimento e di aiuto nella società: i comuni sempre più distanti, senza soldi per le ruberie locali e i tagli dei governi centrali; i partiti ormai ridotti a cosche di interessi particolari, i sindacati in passerella con Montezemolo o Monti, le chiese chiuse in se stesse e preda delle loro contraddizioni, specialmente la chiesa cattolica.
Veniamo all’esposizione massiccia a inquinanti del sistema nervoso, quella di cui nessuno parla seppur in Val di Cecina vi siamo particolarmente immersi, e che crea miscele esplosive con le altre due crisi sulle persone più deboli ed esposte.
Il recente prestigioso studio nazionale SENTIERI, curato dall’Istituto Superiore di Sanità, afferma che “incrementi di malattie neurologiche per i quali è stato sospettato un ruolo eziologico (di causa) di piombo, mercurio e solventi organo alogenati sono stati osservati” in varie parti d’Italia, particolarmente inquinate, ma non in Val di Cecina, che non è stata osservata.
Qui tuttavia era già stato notato un eccesso di mortalità per suicidi, nelle pubblicazioni regionali “Morti per causa”, finché dal 2006 la Regione ne ha interrotto la stampa e la diffusione. Eppure la Val di Cecina, alta e bassa, è un’area notoriamente e da lungo tempo inquinata da mercurio, da solventi organo alogenati ed altri inquinanti letali. Perché lo studio Sentieri l’ha esclusa dalle sue indagini, che accertano ben 9.969 morti in più negli anni tra il 1995 e il 2002 ?
Tuttavia un altro importante studio epidemiologico (ARS 2010) sulle aree geotermiche, e nei comuni limitrofi in un raggio di 50 km, ci dà importanti indicazioni sugli effetti devastanti del mercurio, del boro e dell’arsenico sulla salute, in particolare sul sistema nervoso. Tra i comuni più inquinati e quelli meno inquinati in Val di Cecina si registrano differenze rilevanti tra i ricoverati. Vediamo alcuni casi osservati, su circa 60 correlazioni:
Matrice aria, mercurio, tumore al sistema nervoso centrale nei maschi: si registra un eccesso di rischio del 383% .
Matrice suolo, mercurio, tumore del sistema nervoso centrale, femmine: si registra un eccesso di rischio del 110 %.
Matrice suolo, boro, tumore del sistema nervoso centrale, femmine: si registra un eccesso di rischio del 156 %.
Matrice acqua, arsenico, tumore al sistema nervoso centrale, maschi: si registra un eccesso di rischio del 295 %.
Oltre a tutta una serie di altre malattie come l’insufficienza renale, malattie respiratorie, tumori in altre parti del corpo.
Perché si continua a chiudere gli occhi su queste drammatiche evidenze alle quali si aggiungono le “nuove” evidenze della trielina e del cromo esavalente nell’acqua ?
Se sulle crisi economica e di valori ci si può trincerare (poco credibilmente) dietro la situazione generale, sulle cause locali della nocività esistenziale si può e si deve intervenire subito e con il massimo impegno.

20.3.13
Comitato Beni Comuni Val di Cecina - Medicina Democratica

lunedì 11 marzo 2013

Ancora disservizi sulla sanità... Stavolta tocca al 118...

Immaginate di trovarvi davanti ad una persona gravemente ferita o infartuata... Cercherete di fare del vostro meglio e chiamerete il 118...


Adesso fate partire il cronometro ed attendete 5 minuti prima di poter parlare con qualcuno...

...vi sembreranno un'eternità... 

Cose del genere non dovrebbero solo scandalizzare, ma far riflettere: "Cosa diavolo sta succedendo ???!!!"

Di seguito, la lettera mandata al Presidente Rossi, all'Assessore Marroni e, per conoscenza, alla stampa in cui facciamo presente anche un problema del reparto di pediatria dell'ospedale di Cecina... Un altro - apparente piccolo - segnale di grandi problemi.

Attendiamo risposta... Appena arriva (se arriva), la pubblicheremo...

Naturalmente, esprimiamo tutta la nostra solidarietà e la nostra gratitudine ai lavoratori della sanità come medici, infermieri, soccorritori, volontari e gli stessi operatori del 118.


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Al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi
All'assessore alla sanità Toscana Luigi Marroni
e p.c. agli organi di informazione


Quasi cinque interminabili minuti per parlare con un operatore del 118 di Livorno sono troppi !
In tempi di tagli, i nostri amministratori non possono considerare la vita umana come uno spreco di denaro...

A seguito di questo incredibile caso accaduto ad un nostro rappresentante, chiediamo informazioni sull'organizzazione del servizio 118. Dalla stampa apprendiamo che in media un'ambulanza interviene per i codici rossi in circa 9 minuti... se a questi aggiungiamo anche 5 minuti di attesa di "call center", la cosa diventa tragica.

Nel reparto di pediatria dell'ospedale di Cecina (LI) si è arrivato a consigliare ai genitori di portarsi il termometro da casa perché non ne hanno a sufficienza, e quei pochi rimasti sono al mercurio...

Tutto ciò, purtroppo, sorprende sempre meno: le sforbiciate dell'ultima manovra finanziaria si fanno sentire maggiormente sulle famiglie di chi è bisognoso di cure e non ha la possibilità di rivolgersi alla sanità privata, in parte pure pagata con fondi pubblici.

È fin troppo evidente che casi simili siano da ricondurre ad un modello di riorganizzazione da rispedire alla Regione Toscana, incapace di tagliare i veri sprechi come ad esempio i quattro miliardi di “Monti bond” a favore del Monte dei Paschi di Siena, i miliardi per il TAV Toscana, i milioni per la costruzione del nuovo ospedale di Montenero (a poca distanza dall'ospedale d'eccellenza di Pisa), che nascerà con i reparti già chiusi per mancanza di personale (o aperti in intramoenia).

Sul caso specifico del 118 è doveroso far sapere alla cittadinanza, oltre al nostro comitato, quanti interventi e con quali risorse umane e mezzi viene gestito il servizio nella provincia di Livorno, e soprattutto quali sono i reali tempi di risposta dell'operatore...

Sul fronte più generale, tutti noi vogliamo sapere cosa dicono rispetto al passato le statistiche sui decessi nel territorio della Val di Cecina a seguito di cure ospedaliere. Si parla spesso di meritocrazia: si diano allora i numeri per giudicare.

11/03/2013

giovedì 7 marzo 2013

8 Marzo - Giornata Internazionale delle Donne

Non vogliamo mimose, ma lavoro e uguaglianza...
Sosteniamo il diritto al lavoro delle donne !

Sostenere il diritto al lavoro delle donne vuol dire sostenere le pari opportunità perché anche se molte leggi sono state fatte spesso non vengono rispettate! Pari opportunità significa non solo uguaglianza nei diritti e nelle garanzie di un lavoro utile, sicuro e dignitoso, ma anche il diritto per le donne di scegliere della loro vita, conciliando, come meglio credono, vita e lavoro.

Ci ritroviamo con le donne del comitato Disoccupati Organizzati per conoscere la loro lotta, scambiare esperienze, stare insieme Casalinghe, disoccupate, precarie, studentesse, lavoratrici, pensionate: tutte le donne sono invitate a partecipare

VIENI ANCHE TU!
Venerdì 8 Marzo
dalle ore 20.00
in via Volta 57 (presso oratorio)
Cecina

Durante la serata sarà allestito un buffet il cui ricavato andrà a sostenere l’attività del comitato DISOCCUPATI ORGANIZZATI.  
Per prenotare inviate un messaggio al 349/6331276

Partecipate con un piccolo contributo per  sostenere gli sforzi passati e futuri che i Disoccupati Organizzati di Cecina affrontano per i diritti al lavoro di tutta la collettività!!!  

Segui e sostieni anche su facebook “Disoccupati Organizzati

martedì 5 marzo 2013

SANITA’ PUBBLICA E GRATUITA


PER NON RENDERE INGOVERNABILI LE NOSTRE VITE
Forze politiche, mass media, borse, “mercati” e “Troika” europea sono angosciati per l’instabilità dell’Italia, a causa di un risultato elettorale che non ha dato il risultato da loro atteso, rendendo così “ingovernabile” il paese. L’ingovernabilità della vita per milioni di lavoratori, pensionati, giovani, immigrati, a causa di ticket sanitari sempre più alti e ospedali al collasso, precarietà e disoccupazione, salari e pensioni da fame, mutui o affitti alle stelle, non rientrano nelle preoccupazioni di politici e governanti italiani ed europei.
L’INGOVERNABILITA’ DEI LORO PROGETTI
E’ PER TUTTI NOI UN FATTO POSITIVO, CHE PUO’ APRIRE LA STRADA
A NUOVE POLITICHE, IN GRADO DI BLOCCARE LA DISTRUZIONE DELLE NOSTRE VITE.
Mentre i partiti si accapigliavano in una campagna elettorale incomprensibile e lontana dai problemi di chi sta pagando la crisi, abbiamo promosso - insieme a diverse realtà toscane - una

CAMPAGNA REGIONALE PER LA DIFESA E IL RILANCIO DELLA SANITÀ PUBBLICA.
Le lavoratrici della Sodexo di Pisa, gli infermieri degli ospedali di Careggi (FI) e di Massa, Medicina Democratica, associazioni di malati e portatori di handicap, sindacati di classe e organizzazioni politiche indipendenti, singoli lavoratori e utenti, hanno promosso in questi mesi presidi, banchetti e conferenze, raccogliendo migliaia di firme su una petizione popolare che chiede di bloccare tutti i tagli alla sanità pubblica. Lo scorso 16 febbraio un corteo regionale è sfilato a Firenze, fin sotto le finestre della Giunta Regionale Toscana, che intende tagliare la sanità più del governo Monti.

Alla luce del nuovo scenario politico emerso dalle urne elettorali, forze politiche superstiti e emergenti, amministratori locali e regionali dovranno rispondere con chiarezza alle nostre richieste: blocco immediato della Delibera Regionale 1235 del 28.12.12, che intende tagliare la sanità toscana più della Spending Review di Monti, massicci investimenti per lo sviluppo di tutta la sanità pubblica regionale e nazionale.

Nella nostra città, le sforbiciate della Spending Rewiew hanno tagliato il consultorio (chiusura dello sportello prenotazioni, ridimensionamento del Punto Insieme e scomparsa del front-office per il sociale) eliminando quattro posti di lavoro; ridotti i posti letto (ne sono rimasti 146) con l'accorpamento di reparti e la riorganizzazione dell'UTIC (terapia intensiva coronarica); ridotto l'uso delle sale operatorie (che nel periodo dal 03 dicembre 2012 al 14 gennaio 2013 sono rimaste aperte solo per le emergenze) e il numero degli operatori della guardia medica. Tutto ciò mentre le liste d'attesa, soprattutto per la diagnostica per immagini, restano scandalose.

I soldi per il rilancio del servizio sanitario ci sono: i quattro miliardi di “Monti bond” a favore del Monte dei Paschi di Siena, i miliardi per la TAV toscana, i milioni per la costruzione del nuovo ospedale di Montenero (a poca distanza dall'ospedale d'eccellenza di Pisa), che nascerà con i reparti già chiusi per mancanza di personale.

QUESTO CHIEDEREMO ALL’ASSESSORE AL DIRITTO ALLA SALUTE, LUIGI MARRONI
QUANDO GLI CONSEGNEREMO LE FIRME DELLA PETIZIONE POPOLARE.
LA SANITA’ PUBBLICA È UN DIRITTO INDISCUTIBILE, COME IL LAVORO, L’ISTRUZIONE, LA CASA.

UNISCITI A NOI! LOTTA PER I TUOI DIRITTI!