lunedì 11 marzo 2013

Ancora disservizi sulla sanità... Stavolta tocca al 118...

Immaginate di trovarvi davanti ad una persona gravemente ferita o infartuata... Cercherete di fare del vostro meglio e chiamerete il 118...


Adesso fate partire il cronometro ed attendete 5 minuti prima di poter parlare con qualcuno...

...vi sembreranno un'eternità... 

Cose del genere non dovrebbero solo scandalizzare, ma far riflettere: "Cosa diavolo sta succedendo ???!!!"

Di seguito, la lettera mandata al Presidente Rossi, all'Assessore Marroni e, per conoscenza, alla stampa in cui facciamo presente anche un problema del reparto di pediatria dell'ospedale di Cecina... Un altro - apparente piccolo - segnale di grandi problemi.

Attendiamo risposta... Appena arriva (se arriva), la pubblicheremo...

Naturalmente, esprimiamo tutta la nostra solidarietà e la nostra gratitudine ai lavoratori della sanità come medici, infermieri, soccorritori, volontari e gli stessi operatori del 118.


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Al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi
All'assessore alla sanità Toscana Luigi Marroni
e p.c. agli organi di informazione


Quasi cinque interminabili minuti per parlare con un operatore del 118 di Livorno sono troppi !
In tempi di tagli, i nostri amministratori non possono considerare la vita umana come uno spreco di denaro...

A seguito di questo incredibile caso accaduto ad un nostro rappresentante, chiediamo informazioni sull'organizzazione del servizio 118. Dalla stampa apprendiamo che in media un'ambulanza interviene per i codici rossi in circa 9 minuti... se a questi aggiungiamo anche 5 minuti di attesa di "call center", la cosa diventa tragica.

Nel reparto di pediatria dell'ospedale di Cecina (LI) si è arrivato a consigliare ai genitori di portarsi il termometro da casa perché non ne hanno a sufficienza, e quei pochi rimasti sono al mercurio...

Tutto ciò, purtroppo, sorprende sempre meno: le sforbiciate dell'ultima manovra finanziaria si fanno sentire maggiormente sulle famiglie di chi è bisognoso di cure e non ha la possibilità di rivolgersi alla sanità privata, in parte pure pagata con fondi pubblici.

È fin troppo evidente che casi simili siano da ricondurre ad un modello di riorganizzazione da rispedire alla Regione Toscana, incapace di tagliare i veri sprechi come ad esempio i quattro miliardi di “Monti bond” a favore del Monte dei Paschi di Siena, i miliardi per il TAV Toscana, i milioni per la costruzione del nuovo ospedale di Montenero (a poca distanza dall'ospedale d'eccellenza di Pisa), che nascerà con i reparti già chiusi per mancanza di personale (o aperti in intramoenia).

Sul caso specifico del 118 è doveroso far sapere alla cittadinanza, oltre al nostro comitato, quanti interventi e con quali risorse umane e mezzi viene gestito il servizio nella provincia di Livorno, e soprattutto quali sono i reali tempi di risposta dell'operatore...

Sul fronte più generale, tutti noi vogliamo sapere cosa dicono rispetto al passato le statistiche sui decessi nel territorio della Val di Cecina a seguito di cure ospedaliere. Si parla spesso di meritocrazia: si diano allora i numeri per giudicare.

11/03/2013

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