giovedì 22 maggio 2014

Comunicato stampa Diffida ed Esposto alla Procura per Porto di Cecina


Comunicato stampa
Diffida al Sindaco di Cecina ed esposto alla procura sul porto di Cecina (Sintesi)
E’ stata consegnata ieri  19.5.14 la diffida al Sindaco di Cecina e inviata al Tribunale, per l’accertamento di eventuali reati, per i danni causati dai lavori del porto di Cecina.
PREMETTENDO che il progetto del porto restringe in misura sostanziale la bocca del fiume Cecina, ponendo le premesse per sue esondazioni  devastanti in casi di piene, e che a pochi mesi dall’inizio della costruzione della diga del porto turistico  di Cecina, i danni sono già evidenti:
-             l’alluvione del 30-31 gennaio 2014, che ha prodotto notevoli danni a Cecina, ha avuto almeno come concausa i lavori del  porto turistico in bocca di Cecina;
-              la piena precedente del fiume, il 21 ottobre 2013, pur modesta,  ha scalzato e inclinato le palancole della sponda destra, collocate dalla società che costruisce il porto ;
-             l’erosione ha già colpito in maniera devastante le spiagge a nord e a sud della foce del fiume;
-              le dighe hanno modificato le correnti marine, tanto che i detriti argillosi ed inquinati trasportati dal fiume vanno a depositarsi sulle spiagge a sud, fino a quelle di Bibbona.
-           nel marzo scorso sono stati eseguiti lavori del porto palesemente insostenibili:  il  grosso tubo di dragaggio del porto in costruzione riversava sulle spiagge di Cecina e in mare materiali di dragaggio di un odore insopportabile e di colore nero, quasi sicuramente venivano dragati dalla foce del Cecina sedimenti vecchissimi a notevole profondità, tanto da riportare alla luce scarichi civili ed industriali dei tempi in cui nessun comune né industria della val di Cecina avevano un depuratore, come d’altra parte ancor oggi per la maggior parte dei comuni. Ciò, dopo i danni di cui ai punti precedenti, dimostra  che l’intera operazione del porto è insostenibile e nociva ,  a partire dal progetto stesso, che prevede appunto l’approfondimento a meno 4 metri del fiume Cecina, e riporti di materiali inquinati dalla foce alle spiagge;
-           a seguito dell’evidenziazione sulla stampa di questo problema da parte del Comitato scrivente, le autorità emettevano il 24.4.14  una ordinanza di divieto di balneazione a valere fino al 31.5.14.
-          Inoltre il progetto prevede per il futuro il ripascimento delle spiagge – senza che sia specificato con chiarezza se a spese della società Circolo Nautico o della parte pubblica – con dragaggi inquinati da nichel e cromo, mentre mercurio, boro e arsenico non sono stati valutati  incidenti dalle Relazioni preliminari di parte del proponente;
CONSIDERATO che sono stati tagliati 180 pini di alto fusto del campeggio per fare posto al porto.
-          che viene scavata una grande darsena lato via Volterra, da riempire con acqua di mare (si sostiene da impermeabilizzare con argilla) che potrebbe inquinare alcuni pozzi ASA.
-          Che verrebbe costruito un eliporto, usabile da privati anche di notte.
-          Che verrebbero costruiti migliaia di metri cubi di cemento (albergo, capannoni, ristorante, sala congressi, parcheggi, ecc), che altererebbero per sempre il paesaggio.
Che la stessa Autorizzazione del 3.4.2013 prevede che “la presente autorizzazione potrà essere revocata da questa Amministrazione senza che i concessionari  possano nulla pretendere”.
Che la stessa Concessione Demaniale stabilisce che :”La concessione è revocabile in tutto o in parte  per sopravvenuti prevalenti motivi di interesse pubblico oggettivamente rilevanti senza che il Concessionario abbia diritto ad altro compenso od indennizzo o rimborso che quello determinabile ai sensi di legge.”
Che in sintesi, ad avviso degli scriventi,  non verrebbero rispettati né il vincolo paesaggistico, né quello idrogeologico gravanti sull’area, né la sicurezza e gli interessi dei cittadini,
Con la presente si chiede pertanto l’annullamento della Concessione e dell’Autorizzazione in oggetto, diffidando l’Amministrazione comunale dall’ignorare le motivazioni qui espresse di supremo interesse pubblico.
Si trasmette la presente diffida anche alla Procura della Repubblica di Livorno affinchè accerti se si ravvisino reati penali nella vicenda.
Si  fa riserva di inoltrare la presente diffida anche alla Procura della Corte dei Conti, per l’accertamento e l’eventuale sanzione circa il danneggiamento del patrimonio pubblico e del Demanio.

Cecina 19.5.14

Per il Comitato beni comuni Val di Cecina: Italiano Marisa, Maurizio Marchi, Roberto Bertini ed altri

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