sabato 17 maggio 2014

UN LAVORO UTILE E DIGNITOSO PER I LAVORATORI SOLVAY



DOMENICA 18 MAGGIO

PRESIDIO DI PROTESTA
E DI PROPOSTA

dalle ore 16.00  Lungomare Colombo  Rosignano Solvay
promuove
COMITATO BENI COMUNI VAL DI CECINA
aderiscono
MEDICINA DEMOCRATICA, CARC, MOVIMENTO 5 STELLE CECINA E ROSIGNANO

NO ALL’ACCORDO TRUFFA CON SOLVAY
GIù LE MANI DALL'ACQUA E DAL SALE DELLA VAL DI CECINA

Da almeno due anni, in Regione, stanno tentando in tutti i modi di sbloccare lo sfruttamento del salgemma nelle nuove miniere di ATI Sale, per aggirare le sentenze del TAR, che per ben due volte hanno annullato le delibere regionali  di autorizzazione (2007 e 2010), perché l’allargamento dello sfruttamento sotterraneo del sale non garantirebbe l’acqua alla popolazione.
Ora Solvay ci riprova con un progetto per sei nuovi grandi pozzi e a complicare le cose a lorsignori  è arrivata, nel giugno 2013, la condanna della Magistratura sugli scarichi a mare: Solvay non ha rispettato l’Accordo di programma del luglio 2003, pur avendo incassato fondi pubblici, e scarica ancora oltre il doppio dei fanghi concordati, e con essi  decine di tonnellate di sostanze tossiche, dall’arsenico al mercurio, dal cromo al nikel, ecc.

In questi giorni in Regione pensano di fare un nuovo Accordo di programma ( dopo che Solvay non ne ha rispettati due, solo negli ultimi anni ) che prevede:
                  Allungamento dei tempi per la riduzione degli scarichi in mare (fino all'eternità?);
                  Autorizzazione ai nuovi pozzi,  purchè distribuiti un po’ meglio lungo il fiume Cecina.

La Regione non chiederà  altro a Solvay, nonostante  tutto quello che abbiamo visto in un secolo di sfruttamento coloniale delle risorse naturali, che ha reso la VdC un luogo arido e pericoloso per gli sprofondamenti e le subsidenze, che ha costretto la popolazione a bersi l’acqua delle autobotti , oltretutto per 10 anni in deroga ai limiti di legge, che ha fortemente contrastato  lo sviluppo del turismo nella zona.

Un secolo del genere basta ed avanza!
Occorre che Solvay si doti a sue spese di un dissalatore di acqua di mare, da cui ricavi acqua e sale, sganciandosi dal salgemma della VdC e dalla sua acqua, sempre più scarsa ed inquinata.

Intorno al dissalatore, da alimentare con energia alternativa pulita, e alla chiusura degli scandalosi scarichi a mare, può e deve ruotare la bonifica di tutta la vecchia fabbrica, che solo così può avere un futuro.
Non si tratta di far chiudere la Solvay, ma di costringerla a  non inquinare e a non devastare il territorio.
Una radicale ambientalizzazione dello stabilimento Solvay e l'utilizzo di un dissalatore, rappresentano l’unica strada percorribile in grado di garantire prima di tutto il  futuro dei lavoratori Solvay. Se invece continuerà il “mordi e fuggi”, i primi soggetti  a rischio saranno proprio loro, come a Piombino e a Taranto.
Una fabbrica che non rispetta l’ambiente, non difende il lavoro né dei suoi operai, né della gente che vive intorno. Solo con la lotta e con la mobilitazione dei lavoratori e della popolazione, potremo garantirci la salvaguardia del lavoro e della salute.

Il nostro appello ai lavoratori Solvay e a tutti i cittadini di Rosignano è di partecipare, uniti per la difesa di un lavoro utile e dignitoso, per la difesa dell’ambiente e della salute nostra e dei nostri figli

Nessun commento:

Posta un commento