lunedì 7 maggio 2012

Contromozione sull'acqua presentata per l'assemblea del Consiglio Comunale di Cecina del 07/05/2012

Al Sig. Sindaco di Cecina
Stefano Benedetti
Al Consiglio Comunale di Cecina
ed Assessori
e p.c.: - alla cittadinanza
- ai partiti, associazioni, movimenti
- alle OO.SS
- agli organi d'informazione

Cecina, 04/05/2012

Oggetto: mozione “acqua, bene comune dell'umanità”

In occasione della presentazione della mozione in oggetto promossa dal Gruppo Consiliare del PSI di Cecina nella prossima assemblea del 07/05/2012, il Comitato Beni Comuni della Val di Cecina, non essendo autorizzato in tale sede ad intervenire, ritiene doveroso rivolgersi direttamente al Consiglio Comunale ed al Sindaco di Cecina affinché vengano recepite le nostre importanti considerazioni:
  1. La questione acqua deve essere affrontata sotto tutti i suoi molteplici aspetti. In questo momento la minaccia più impellente è la realizzazione dell'invaso Idro-s perché contaminerebbe la falda acquifera sottostante. Ricordiamo a questo proposito che il consiglio comunale di Cecina nella seduta del 07/08/2006 ha già approvato all’unanimità la sospensione dell’attuazione di questo progetto. L'allarme trielina, così come l’allarme cromo e l’avanzamento del cuneo salino, ha ulteriormente contribuito ad aumentare la nostra preoccupazione la quale, unitamente al disinteresse generale delle istituzioni, ha costretto gli scriventi a richiedere un sopralluogo da parte dei giornalisti di Rai3-Report.
  2. Qualsiasi intervento teso ad ottimizzare i consumi idrici da parte della popolazione è benvenuto, ma di fatto irrilevante e fuorviante se si considera che i prelievi industriali (in primis Solvay) sono la vera causa della mancanza d'acqua e della sua scarsa qualità, il tutto nella piena inosservanza della legge Galli che dispone le priorità dell’uso della risorsa idrica ( prima uso civile, quindi agricolo e infine industriale). Inoltre, diventa inutile spiegare ai cittadini come non sprecare acqua per l'igiene personale (ad es. durante la doccia, la pulizia dei denti o l'ottimizzazione dello sciacquone ecc.), quando le perdite dell'acquedotto si aggirano intorno al 40% ed i prelievi industriali sono abnormi.
  3. Le soluzioni tecniche esistono e sono oramai conosciute, manca però la volontà politica di intervenire con maggior forza sulle attività industriali; è fondamentale che anche il Comune di Cecina faccia sentire la propria voce sull'accordo di programma per le concessioni di salgemma, ponendo delle discriminanti che tengano in considerazione quanto osservato nei punti precedenti.
Facciamo appello ai partiti, ai movimenti, alle associazioni, ai sindacati ed ai cittadini tutti, ad attivarsi per risolvere insieme quest'emergenza. A tal fine ricordiamo, ancora una volta, il prezioso studio dei proff. Cheli e Luzzati dell'Università di Pisa; una guida preziosa per comprendere meglio la gravità dei problemi e della quale si dovrebbe tener conto nella ricerca di qualsiasi azione risolutiva.

                                                                                            Distinti saluti.

Per il Comitato Beni Comuni della Val di Cecina
                                                                              Mariangela Nasillo - Danilo Fiore




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