venerdì 6 luglio 2012

Venerdì 6 luglio 2012, ore 17.00 - Meeting antirazzista Cecina Mare - Diamo il "benvenuto" al Presidente Rossi e alla Camusso con un bel presidio e volantinaggio...


Dall'art. 18 ai regali alla Solvay:
Rossi … di vergogna!


Presidente Rossi, se sei dalla parte dei cittadini ferma l'autostrada. Nessuno la vuole più!

Se sei dalla parte dei cittadini, rispetta l'esito dei referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua!

Se sei dalla parte dei cittadini non depotenziare l'ospedale di Cecina per favorire, in questo periodo di vacche magre, la costruzione di due nuovi ospedali (uno a Livorno e l'altro a Riotorto ?)...

Se sei dalla parte dei cittadini, tutela le risorse idrogeologiche della Toscana obbligando chi inquina e chi consuma acqua (come la Solvay) a bonificare ed a costruirsi un dissalatore.

Se sei dalla parte dei cittadini, la Regione non può continuare a dare battaglia davanti al TAR contro le associazioni ambientalistiche che finora hanno avuto ragione grazie a costosissimi ricorsi sovvenzionati dai cittadini stessi.

Ma la Regione da che parte sta ?
Dalla parte dei cittadini o delle multinazionali ?

  
In quest’ultimo anno in Val di Cecina si sono sviluppate diverse mobilitazioni che riguardano tutta la collettività: per l’ospedale, per la Variante libera, per l’acqua pubblica, per la salvaguardia dell’ambiente e della salute, per la difesa del posto di lavoro, per il rispetto della volontà popolare espressa col referendum di giugno 2011 e con tutte le firme raccolte i questi mesi dai vari Comitati (Pro Ospedale, No Sat, Per la Difesa della Val di Cecina). Tutte queste lotte sono accomunate dal fatto che si pronunciano contro la privatizzazione di beni comuni, beni indispensabili per condurre tutti una vita dignitosa; sono caratterizzate dall’insofferenza e dall’indignazione verso una politica che non è più in grado di dare risposte che soddisfino le esigenze di questa collettività, verso politici e amministratori che pensano principalmente a coltivare il proprio orticello, a tutelare altri interessi piuttosto che quelli della comunità, dando sempre più spazio ad un’economia basata sul profitto che non solo allarga il divario tra ricchi e poveri, ma è ormai apertamente insostenibile. Vengono sfruttati gratuitamente i beni ambientali, sociali e culturali comuni senza curarsi degli interessi delle comunità e senza neppure pagare prezzi adeguati: le multinazionali da un lato si appropriano gratuitamente delle materie prime, e dall’altro scaricano sulla società i costi ambientali e sociali, come l’inquinamento. Questo in Val di Cecina è sotto gli occhi di tutti: Solvay prende acqua e sale pagando un minimo e alla popolazione non resta che il fondo del barile, con alte concentrazioni di inquinanti che devono essere depurati a caro prezzo per i cittadini, ed un territorio che sprofonda insieme alle case e alla vita di un intero paese. La soluzione per garantire produzioni, occupazione e salvaguardare l’ambiente della Val di Cecina c’è e consiste nella messa in opera di un dissalatore che utilizzi acqua di mare per produrre acqua dolce e salamoia sufficiente per la grande industria e acqua potabile da immettere nella rete idrica pubblica, in maniera che le falde acquifere e il fiume si rialimentino naturalmente. Il nuovo accordo di programma a cui Bramerini, enti interessati, Solvay e Atisale intendono lavorare sarà l’ennesimo accordo truffa, basato sul ricatto del lavoro, se non sarà sostenuto da una politica che mette al centro la tutela dei beni comuni e il diritto al lavoro per tutti; le soluzioni ci sono e vanno fatte applicare a pena di sanzioni: non possiamo continuare a permettere che sia la nostra salute, il nostro ambiente, la nostra qualità di vita e di lavoro a piegarsi di fronte al profitto e agli interessi di pochi!
Oggi si parla di DIRITTI E CITTADINANZA … ma quali diritti e quale cittadinanza vogliono concedere Rossi e Camusso agli immigrati?
"I diritti civili e sociali sono indispensabili. Chi lavora, paga le tasse e rispetta regole e leggi deve avere i diritti di cittadinanza, come noi. Le Regione ha approvato una legge per dare assistenza sanitaria agli immigrati. Adesso dobbiamo garantire la cittadinanza ai figli degli immigrati che nascono in Italia e il diritto al voto per le elezioni amministrative dopo 5 anni di residenza": questo dichiarava qualche mese fa Rossi e da queste parole ben s’intende l’obiettivo di ricavare un bacino elettorale su cui fare affidamento per continuare con questa politica affaristica che ci ha portato alla rovina e che sta attaccando ed erodendo tutti i miglioramenti e i diritti conquistati dai nostri nonni e padri con dure lotte. Agli Immigrati diciamo: la nostra lotta è la vostra lotta! Si devono alimentare a vicenda contro questo sistema che impone sempre più sacrifici, tagli al sociale, attacchi ai diritti dei lavoratori, sfruttamento selvaggio del territorio… per soddisfare le pretese di un pugno di finanzieri, banchieri, speculatori e grandi capitalisti alla Marchionne. Bisogna cacciare Monti & C. e chi li sostiene (PD in testa); per vent’anni centro-destra e centro-sinistra insieme hanno portato il nostro paese allo sfacelo attuale: dobbiamo rimboccarci tutti le maniche, smetterla col sistema delle deleghe, partecipare, diventare cittadinanza attiva e costruire l’alternativa al di fuori dal profitto!

Costringiamo governanti e amministratori a lavorare per la collettività, garantire il rispetto della volontà popolare, la difesa del territorio, della risorsa idrica e del salgemma, per la sanità pubblica per tutti, per la salvaguardia della salute, per la variante libera, per un lavoro utile e dignitoso e se non lo faranno MANDIAMOLI TUTTI A CASA!!!




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